lunedì 29 maggio 2017

LEGGE ELETTORALE E POSIZIONE ASSUNTA DA GRILLO

A proposito del progetto di nuova legge elettorale, senza neanche entrare nel merito, potremmo almeno utilizzare con una certa proprietà la lingua italiana?
I media ci martellano sostenendo che si va verso una legge elettorale sul modello tedesco.
Le cose tuttavia non stanno così. 

Ciò che è dato capire è che la somiglianza starebbe soltanto nell'avere una quota attribuita con metodo proporzionale ed una con metodo maggioritario.

 
Ciò che viene sottaciuto è che nel sistema tedesco, la divisione in due quote serve solo per la definizione degli eletti all'interno della stessa lista, ma non influenza il numero totale di seggi attruibuiti alle varie liste...

All'elettore tedesco, vengono fornite due distinte schede, l'una per il collegio uninominale, una per la quota proporzionale.
Sulla base del risultato di questa seconda scheda, si definisce il numero di seggi a cui ha diritto la singola lista (tenendo naturalmente conto dei voti dispersi anche a causa dello sbarramento). 


A questo punto, gli eletti col metodo proporzionale sono quelli totali della lista dopo avere sottratto i seggi attribuiti nei collegi uninominali: insomma, è un vero sistema proporzionale, il voto espresso per il seggio uninominale non modifica il totale di seggi che spettano a quella lista, stabiliscono solo se in parlamento di quella lista ci va il candidato Tizio o il candidato Caio. 

Nel Rosatellum ora in discussione invece, all'elettore viene data una singola scheda, e quel voto, nel caso in cui riesce ad eleggere il candidato nell'uninominale, vale due volte.
Quindi, non si tratta con tutta evidenza di un sistema proporzionale, è la negazione stessa del proporzionale. 

Una nuova evidente porcata, io proporrei di chiamarlo Porcorosatellum. 

Su tutto ciò, si innesta la consultazione in rete dei 5S, su cui vorrei fare due distinte riflessioni.

La prima riguarda lo strumento.
Questa delle consultazioni in rete che viene presa a modello della massima democrazia, quella diretta, è in realtà indubitabilmente un imbroglio certificato.
Ventisettemila voti, quindi un'inezia anche rispetto ai voti totali ricevuti dai 5S come pure rispetto a quell'altra farsa delle primarie del PD, danno una giustificazione ed una legittimità democratica a una decisione verticistica.
Ciò è tanto più vero, considerato che senza eccezioni, ogni volta che Grillo propone qualcosa, riceve quasi tutti voti favorevoli.
 
Abbiamo così raggiunto davvero il fondo, un sistema plebiscitario in cui il popolo entusiasta acclama tutto quanto dice il capo, sul modello delle peggiori dittature, ma con l'ulteriore aggravante che tale acclamazione è ristretta a poche decine di migliaia di persone, ma naturalmente vale per decine di milioni di persone. 

La seconda riflessione riguarda il merito della questione.
I 5S, votando a favore, finiscono col legittimare la voce totalmente falsa diffusa dalla stampa che si tratti di sistema proporzionale assimilabile a quello tedesco.
E' un sistema che con tutta evidenza li danneggierà pesantemente, in quanto sulla voce maggioritaria, beccheranno una sconfitta terribile vista la totale irrilevanza mediatica dei loro candidati. In cambio, potrebbero avere un contentino su un premio di maggioranza, divenuto misteriosamente un obiettivo del movimento che in un primo tempo lo avversava con accuse infamanti al PD che lo sosteneva.
 

Il risultato delle prossime elezioni si potrebbe già scrivere. 

Tutta la sinistra, col 5% di soglia, rimarrà fuori dal parlamento, nuove liste rischiano pesantemente di fare la stessa fine, quindi ci saranno quattro sole liste rappresentate, l'una assieme di Lega e FdI che da sola resterebbe fuori, FI, PD e M5S. 

Poichè in ogni caso la somma dei seggi è sempre del 100%, già così costoro si garantirebbero una media di un quarto dei seggi, e ciò anche con pochi milioni di voti a ciascuna lista (alto assenteismo, grande numero di schede bianche, molta dispersione a causa della soglia elevata).
A quel punto che FI e PD superino agevolmente il 50% dei voti è altamente probabile. Faranno il governo, in presenza di due opposizioni, l'una più numerosa, i 5S, l'altra meno, Lega-FdI.


E' evidente a tutti che convergere su questa ipotesi di legge elettorale implica che i 5S vogliano continuare a stare all'opposizione. 

Amen!.

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