venerdì 3 febbraio 2017

LE FRAGILITA' ORGANIZZATIVE DEI 5S: IL CASO RAGGI

Io non so cosa ci sia sotto gli avvenimenti riguardanti la Raggi e che si trovano oggi al centro dell'attenzione mediatica.
Ciò che si è saputo ieri, e che cioè il funzionario Romeo, ben prima che la Raggi venisse eletta, anzi mi pare anche prima che ella fosse candidata dai 5S, aveva previsto che in caso di sua premorienza la Raggi risultasse la beneficiaria di un'assicurazione sulla vita che egli aveva stipulato, non ha in sè rilevanza penale e quindi non ne aggrava a mio parere la posizione da tale punto di vista.

Tuttavia, proprio il fatto che si vadano raccogliendo indizi di rapporti che l'attuale sindaco aveva allacciato con svariate persone che in varie forme avevano interesse e titolo a intervenire nella gestione del comune di Roma, rende verosimile l'ipotesi peraltro non ancora provata, che sia stato organizzato un gruppo non all'interno dei 5S, ma al loro esterno ed in maniera del tutto autonoma, proprio con la finalità di candidarsi alla guida del comune...


Si configurerebbe così un uso strumentale dei 5S da parte di un'organizzazione con una sua propria fisionomia e con le sue proprie finalità, col risultato come sappiamo che tale impresa ha avuto esito positivo, ed oggi la Raggi è il sindaco di Roma. 

La morale che io ricavo dalla vicenda non riguarda tanto la Raggi ed il suo gruppo, che secondo me ha operato nei limiti stabiliti dalla legge, ma riguarda piuttosto i 5S.

Come diceva un amico di fb, il piano stesso di costituzione dei 5S è in sè ridicolo, la pretesa di potere fare a meno di una struttura del movimento, il rifiuto di costituire degli organi dirigenti attraverso le usuali procedure democratiche, con convocazioni degli iscritti che possano confrontarsi di persona e poi decidere a maggioranza, sostituendo ciò con i sondaggi in rete e pretendendo tra l'altro che queste costituiscano il massimo di democrazia, apre la porta a chiunque sia interessato a sfruttare la sigla per suoi personali progetti. 
Non si capisce da parte di molti, soprattutto i più giovani, che la democrazia è un affare complesso, come sostituire una procedura ad un'altra non sia un puro fatto tecnico, ma abbia sempre implicazioni politiche, un dibattito che è stato centrale tra fine del settecento ed inizio dell'ottocento, e che poi ha sedimentato una certa strutturazione istituzionale dei paesi democratici che dal punto di vista dei liberali è rimasta pressocchè inalterata fino ai nostri giorni.

Fu soprattutto il marxismo-leninismo che soprattutto nel corso del novecento avanzò nuove modalità organizzative che appunto sono correlate anche ad un differente progetto politico.

E' quindi frustrante vedere come l'intero progetto 5S si sia presentato come un evento mediatico ed abbia ricevuto un'accoglienza così entusiastica accettando tra i suoi dogmi che il tipo di struttura decisionale dei 5S costruita da Casaleggio fosse la migliore possibile, addirittura la forma perfetta. 
La mia impressione che sicuramente è ben lungi dall'essere una certezza, è che la rapidità del successo dei 5S rischia di dar luogo ad un'altrettanto rapida sua caduta, e quindi sarebbe il caso di accelerare le ipotesi di costituzione di nuove liste che potrebbero trovare un certo spazio politico che i 5S presto lasceranno: staremo a vedere se queste mie ipotesi sono fantasiose o hanno un loro fondamento.

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