martedì 10 maggio 2016

IL CARATTERE FITTIZIO DEI RECENTI SUCCESSI USA

E' da tempo che scrivo di un progressivo processo di declino degli USA e del loro impero. 
Si tratta di un processo che è apparso evidente soprattutto nel 2014 e nel 2015. 
Si va dall'evidente perdita di influenza in Sud America, al confronto fallito con Russia e Cina, che hanno confermato la loro capacità di giocare un ruolo di poli alternativi a quello statunitense, alla necessità degli USA di inseguire le scelte degli alleati in vicino oriente, come Arabia Saudita, israele e Turchia, pagando un altissimo prezzo alla decisione di sottoscrivere l'accordo sul nucleare con l'Iran con una evidente e grave divisione del suo estblishment in due opposte fazioni.

Oggi, le cose sembrano in qualche misura cambiate, almeno sugli scenari del vicino oriente ed in sud america. 

Nel primo scenario, la capacità di sottoscrivere accordi con la Russia dopo l'attivismo di Putin, ha fatto pesare il fattore della forza militare, vanificando la rete di accordi segreti con gruppi mercenari che aveva determinato quel caos che a quei paesi così tanto piace. 
Nel secondo scenario, gli USA hanno soprattutto riguadagnato almeno parte del terreno perduto negli anni precedenti. 
In Venezuela la morte prematura di Chavez che non ha trovato degni successori, assieme alla caduta del prezzo del greggio ed infine anche la siccità eccezionale, stanno riconsegnando il paese a uomini degli USA. 
In Argentina, la insipienza degli elettori ha portato sul seggio presidenziale un membro fedele all'establishment di quel potere globale che pure anche in passato era costato a quel paese tanto. 
Infine, in Brasile gli USA hanno comprato la maggioranza dei parlamentari e con questa semplice scelta di corruzione, sembra che riusciranno a liberarsi della coppia di presidenti che nel bene e nel male avevano mostrato una loro capacità autonoma di governo rispetto alla tradizionale tutela da parte degli USA. 

Tuttavia, sono convinto che tutti questi passaggi vadano considerati come colpi di coda del potente che tenta così di rallentare il proprio declino, senza riuscire però ad arrestarlo. 

Gli USA sono stati sfidati sul piano economico, e questo piano di confronto non può essere evitato. Gli USA perdono peso e potere man mano che la crisi del capitalismo rivela il suo carattere epocale ed apparentemente irreversibile. 

L'insuccesso è ormai palese, perchè neanche a livello nazionale gli USA riescono nell'impresa di abbattere la crisi, riuscendo soltanto ad un aumenrto probabilmente molto provvisorio del PIL, a spese di una deflazione salariale ormai divenuta selvaggia, fino a costringere a vera e propria fame alcune fascie di lavoratori. 

Questa capacità degli USA di prolungare un'agonia distruttiva attraverso una capillare operazione di inquinamento della politica con un'operazione di corruzione e di intimidazione, dovrebbe porre una vera opposizione in un atteggiamento molto attento verso processi di tradimento da parte di politicanti: al momento, purtroppo, il tradimento non solo sembra divenuto una regola,.ma, cosa ancora più grave, sembra non fare scandalo neanche per quella parte dell'opinione pubblica che pure si considera anti-USA. 

La parola tradimento va ripresa ed utilizzata in questa fase della lotta politica.

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