domenica 12 luglio 2015

LA SOLITUDINE DI SYRIZA COME SINTOMO DELL'INESISTENZA DELL'EUROPA

Con alcuni amici di fb, ci siamo chiesti perchè questa vicenda della grecia si stia svolgendo nel silenzio degli altri popoli europei.
Ci siamo chiesti com'è possibile che Podemos, dopo i lusinghieri successi elettorali ottenuti nelle recenti elezioni amministrative, in attesa di doppiare il successo nelle vicine elezioni parlamentari, non abbia sentito il bisogno di andare oltre ad una solidarietà abbastanza formale, poco in più dell'intervento di pochi minuti nel parlamento di Strasburgo, pur sapendo bene che la causa è la stessa, che nella fortunata ipotesi che Podemos raggiungesse la maggioranza di seggi nel nuovo parlamento, si troverebbero a fronteggiare simili difficoltà scatenate dalla dirigenza sempre più in stato d'assedio dell'unione europea...

Sembra prima che un mancare ad un preciso dovere di solidarietà verso le forze a te più omogenee, un vero e proprio errore politico. Gli avversari alleati e compatti a colpire il fronte del rifiuto della linea dell'austerity, e questo fronte opposto che si fa battere andando alla lotta in ordine sparso, uno per volta ed uno alla volta sconfitto.
 

Sono forse idioti i dirigenti di Podemos che non hanno manifestato nel modo più netto e visibile che si sentivano parte in causa, colpiti come Syriza e il popolo greco da questa offensiva, dicendo così alla casta di Bruxelles che la battaglia ìin corso li vedeva partecipi, che avrebebro dovuto fare i conti anche con loro.
 
Cosa accadrà ad un possibile governo Podemos alla fine dell'anno, dopo che si profilasse una inequivocabile sconfitta di Syriza? La stessa sorte.
No, io non credo che i dirigenti di podemos siano idioti e che non si rendano conto dell'importanza di costruire una propria alleanza transnazionale. Se non l'hanno fatto, l'unica spiegazione è che essi non siano in grado di farlo. Che cioè sentano che i loro elettori non sarebbero pornti a seguirli in qeusta operazione.
Teniamo conto che parte delle richieste di Atene comportano uno spostamento di soldi dagli altri paesi verso la grecia.
Teniamo altresì conto che il governo conservatore spagnolo ha seguito alla lettera la politica di austerity imposta dalla UE, con gravissimi sacrifici a carico degli spagnoli. E' evidente che chiedere un trasferimento di soldi da parte di soggetti ai quali siano stati preclusi, sia un'operazione complicata ed impopolare.
 
Non solo quindi Podemos ha paura che le piazze dove organizzasse manifestazioni pro-Grecia rimarrebbero vuote, ma anche che questa stessa scelta possa danneggiare l'esito delle elezioni così cruciali di fine anno.

La questione fondamentale che sta alla base di queste paure è in ogni caso che l'europa non esiste.
Non dico, badate bene, che la costruzione europea è ancora in fieri, io dico una cosa molto più netta, che oggi non v'è traccia alcuna di europa.
 
Cosa mai dovrebbe essere questa europa se non un senso di appartenenza diffuso nelle popolazioni, questo volere condividere con i popoli di altre nazioni continentali gioie e dolori, problemi e vantaggi? 

Questo spirito, questa coscienza da cittadino europeo è semplicemente inesistente, vive solo nell'immaginazione di anime più o meno pie.
 
In politica, ogni obiettivo non può essere frutto di un ragionamento privato, di una razionalità fredda e distante dal sentire comune. Nessun politico può compiere un simile miracolo. Un bravo politico può solo sentire gli umori che si agitano e decidere di sconfiggere quelli sbagliati e di lottare per far trionfare gli obiettivi giusti, non una sua personale astratta convinzione. 

Per questo, più che mai giudico come nemiche degli interessi degli europei tutte le posizioni che, a partire anche da premesse iniziali anche opposte, vadano comunque a convergere nella volontà di imporre qualcosa che non esiste se non in una ristrettissima parte della popolazione.

Riflettevo l'altro giorno su un'inchiesta secondo cui, come è ovvio, ogni popolo europeo si considera migliore degli altri.
Una domanda era quella di dire quale fosse la popolazione più inaffidabile, e così capitava che due nazioni si cambiassero l'un l'altra la stessa accusa, con un'unica eccezione molto significativa, gli Italiani, per cui gli europei più inaffidabili sono gli italiani. Siamo in europa, ma suppongo in tutto il mondo, gli unici ad avere una opinione così negativa di noi stessi.
 
Ecco, questa totale carenza di spirito nazionale è la spiegazione dell'europeismo degli italiani, guardare all'europa per non guardare all'Italia.
 
Questo però non è europeismo, è solo un modo per essere anti-italiani.
 
Spero solo che non vogliate costurire un'europa basata sul disprezzo che ogni popolo nutre verso sè stesso.

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