So che mi prenderò chissà quante critiche e bisbigli di
riprovazione, ma non capisco francamente l'attacco fino alla aperta
derisione per le raccomondazioni ai propri iscritti da parte del partito
di Rizzo.
Per capire la mia distanza da tale formazione politica,
tenete conto che non so quale sia il suo nome, e aggiungerò che non
potrei mai sentirmi prossimo ad una formazione stalinista per tutta una
serie di ragioni che sarebbe troppo lungo qui elencare e che ci
porterebbe lontani dal punto che volevo affrontare.
In sostanza, per quanto ne capisco, mi pare una specie di forma di censura preventiva riguardante i comportamenti su fb...
Farei pacatamente osservare che la censura è diffusissima su fb, anche
da persone dal mio punto di vista assolutamente insospettabili.
A
parte un paio di spiacevoli episodi che mi hanno particolarmente colpito
sfavorevolmente proprio per la fonte che mai avrei potuto sospettare di
tali comportamenti, voglio qui citare il comportamento ad esempio di
Ennio Plauto Terenzio, che per un mio intervento su un suo thread, mi ha
prima accusato di scrivere scempiaggini, e questo ci poteva
tranquillamente stare, poi mi ha inviato dei suoi scritti con
atteggiamento magnanimo, come se stesse consegnando i nuovi vangeli, ha
poi taciuto alle accuse che una tizietta mai prima incontrata mi faceva
di essere un troll, cioè un disturbatore professionista, malgrado la
lunga ormai consuetudine e quindi il fatto che egli sapesse con assoluta
certezza che al di là di ciò che scrivo, lo faccio con spirito di
confronto.In ogni caso, io ho provato a controargomentare in risposta ai suoi "vangeli", ma doveva proprio trattarsi di articolo di fede perchè non ho ricevuto alcuna ulteriore risposta da lui.
Infine, ad una mia richiesta di chiarimento su un altro
thread, egli ha totalmente taciuto ignorando la mia richiesta. Dovete
vedere come protesta per quei monelli degli xenofobi che lo hanno
espulso, con ciò affermando il principio della tolleranza che egli
stesso aveva così clamorosamente violato.
Un terzo personaggio,
tale Peter Freeman, è uno dei più scatenati a ironizzare su Rizzo e le
sue raccomandazioni ai compagni di partito, ma egli stesso mi ha cassato
un intervento alcuni mesi fa.
Voglio insomma dire che fb è il
regno della censura, dell'arbitrio, secondo il dettame che sei hai un
potere, per quanto miserabile esso sia, finisci con l'esercitarlo per i
fini più futili se non proprio vili.
Basta che la veste estetica
del tuo diario non ti piaccia, allora tagli e ritagli a piacimento,
senza apparentemente renderti conto che i thread sono un'opera
collettiva, e che quindi, al di là della possibilità tecnica di procedere
ad una potatura, essa coinvolge le persone che hanno contribuito a
quell'opera e che certo non potranno esserne felici. Naturalmente,
questo è il caso meno negativo, in altri le motivazioni sono ben più
miserabili, tipicamente evitare che rimanga traccia di una figuraccia
fatta, di qualcosa di cui ti vergogni e non hai il coraggio di
assumertene la responsabilità.
Dopo una tale premessa, si
capisce il mio dissenso su questa vicenda di Rizzo.
Forse dovremmo
ritornare a dare alla politica un ruolo nella nostra vita più serio, di
smetterla di utilizzarla come un passatempo, per cui la misura di tutto è
l'autogratificazione. Se così è, il principio che debba esistere un
codice di comportamento che travalichi il nostro personale punto di
vista, dovrebbe essere condiviso. La verità è che, cosa che affermo
ormai da tempo, in Italia e un po' in tutto l'occidente (ma la cosa in
Italia brucia di più in considerazione della tradizione esistente) la
sinistra non esiste o almeno esiste in maniera del tutto marginale,
mentre i sedicenti "sinistri" sono dei liberali inconsapevoli.
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