giovedì 26 febbraio 2015

LA RESPONSABILITA' CIVILE DEI GIUDICI

Perchè Renzi ha voluto approvare la legge sulla responsabilità civile dei magistrati? 

Stavolta, credo che Renzi non abbia un vero e proprio piano strategico da portare avanti, si tratta di una scelta tattica che gli permette di cogliere due distinti risultati...

Da una parte, dopo aver di fatto annullato il potere legislativo dell'organo a ciò deputato, il parlamento, egli ridimensiona il terzo potere, quello giudiziario, mandando messagi inequivocabili sulla sua volontà di non garantire nessuna prerogativa specifica dei magistrati, ieri sulle ferie, oggi sulla responsabilità civile, domani su quello che vorrà, e che quindi stiano in riga, dall'altra di raccogliere consenso da parte di una popolazione che non ne può più del malfunzionamento fino a quasi la paralisi del sistema giudiziario ed a torto attribuisce ogni colpa ai magistrati. 

Tuttavia, secondo me Renzi sottovaluta l'impatto del provvedimento su la situazione già agonizzante della giustizia. Vedrete come in brevissimo tempo i potenti ed i loro legali provvederanno a bloccare ogni provvedimento, tramite la formulazione di ricorsi di ogni genere. 
Insomma, il sistema giudiziario italiano, nella sua pretesa di essere assolutamente garantista, prevede tre gradi di giudizio, situazione molto rara nella legislazione di altri paesi a regime liberaldemocratico, con la conseguenza di garantire soltanto l'impossibilità di usare il sistema giudiziario per affermare le proprie buone ragioni a danno del prepotente di turno. Come ho detto in un vecchio post, il sistema non può essere garantista solo verso l'accusato, deve esserlo anche verso l'accusatore, e non v'è dubbio che il passaggio per tre distinte fasi (che poi possono moltiplicarsi quando la cassazione impone altri processi annullando i precedenti), allunga così tanto i tempi e così tanto le spese legali, che diventa interessante perfino l'ipotesi di farsi giustizia da sè, magari con una semplice pistola, o, molto più comunemente, subentra la rassegnazione a non potere avere giustizia, il che non mi pare una cosa che dovremmo accettare.
Adesso, con questo brillante provvedimento, non colpiremo nessun giudice colpevole, difficilmente un giudice condannerà un collega per colpe di cui sa di rischiare in futuro di potere essere accusato anche lui, ma semplicemente renderà sempre più impuniti i potenti che hanno i mezzi economici necessari per bloccare qualsiasi procedimento che li riguardi come accusati. 
Io mi ostino a credere che perfino un arrivista cinico come Renzi non possa accettare di vivere in un paese in cui la celebrazione di un processo diventerà un'operazione infinita, non credo che nessuno alla fine trarrà vantaggi efFettivi dalla paralisi giudiziaria, ma nel frattempo prevalgono i vantaggi contingenti che dicevo prima, messa in riga dei magistrati più combattivi, e tentativo di equilibrare il calo di consenso con un provvedimento a cui chiunque sia stata vittima in qualche forma del sistema giudiziario, plauderà senza comprenderne i nefasti effetti collaterali di cui dicevo.

Nessun commento:

Posta un commento