martedì 20 gennaio 2015

APPELLO AI SENATORI: NON ASCOLTATE LO STOLTO BERSANI!


Bersani, ovvero il politico più incapace che poteva capitare sulla scena politica italiana. 

Bersani, che pure è stato uno dei politici più influenti in Italia, rivestendo perfino il ruolo di segretario del partito di maggioranza relativa, dopo gli sconquassi che ha causato accettando i bocconi più indigesti da parte di Napolitano, ora si appresta a fare da salvatore del suo avversario Renzi, convincendo con argomenti ignoti e presumibilmente privi di qualsiasi logica alcuni dei senatori dissidenti. Uno spostamento anche di pochi soggetti rischia di permettere a Renzi di cogliere un'altra vittoria politica e di far approvare la peggiore legge elettorale che questo parlamento di nominati, potenzialmente illeggittimo, poteva darci...

Ricordiamo come è dal 2011, dopo la fruttuosa opposizione al governo Berlusconi-Tremonti, che aveva permesso al PD di ottenere nei sondaggi una netta prevalentza sul centro-destra che governava, che Bersani deve incassare pugni da KO da parte dell'allora capo dello stato, quando, nel momento in cui la esile e raccogliticcia maggioranza di Berlusconi si era dissolta e l'esito ovvio sarebbero state le elezioni con la presumibile vittoria del centrosinistra, Napolitano tirò fuori dal cappello come un prestigiatore di infima categoria il governo Monti, in cui il designato premier aveva perfino ricevuto una sorta di assicurazione sulla vita con la quasi contestuale nomina a senatore a vita che tuttora detiene, col risultato di far sfumare la formazione di un nuovo governo presumibilmente a guida dello stesso Bersani. 
Ad elezioni avvenute nel 2013, quando l'appoggio del PD al governo Monti, il più impopolare della storia della repubblica, aveva logorato il suo elettorato, Napolitano, come ringraziamento per la supinità di bersani sull'accettazione del rinvio delle elezioni nel 2011, gli rifiutò a seguito di un incontro presumibilmente molto drammatico, almeno considerata la sua durata irritualmente lunga per simili occasioni, la designazione, magari con riserva, per esplorare la possibilità ed eventualmente tentare di ottenere la fiducia in parlamento.
Il fatto è che Bersani sembra non rendersi conto che gli atti politici non vengono compiuti per finalità di una propria astratta coerenza a una certa etica personale, che anzi questa al momento necessario deve essere messa da parte, in considerazione del fatto che tali atti, coinvolgendo l'intera nazione, debbono rispondere ad un criterio di utilità collettiva. In politica, non possono governare le intenzioni, ma gli effetti, sono solo questi a contare. Se egli l'avesse pensato, nel dicembre del 2011 a Napolitano avrebbe detto "Caro presidente, tu pensala come vuoi, ma io ho un progetto di governo che ritengo utile e necessario per il popolo italiano, e quindi preferendo il popolo a te, io ti dico che non appoggerò nessun governo e voglio immediatamente le elezioni anticipate, fallo sennò rischi di trascinare l'Italia in mesi di assenza di governo, vedi tu se ti vuoi mettere contro il segretario del partito che viene accreditato di una netta maggioranza in caso di nuove elezioni". 
Bersani crede di dover essere leale fino alla fedeltà ai suoi interlocutori politici, non capisce che egli, come tutti i politici, deve prima di tutto essere leale ed al servizio del popolo che lo elegge. 
Dopo questi eventi, egli è stato messo da parte, al sua influenza sulla politica italiana si è di molto ridimensionata, in sostanza egli non ha alcun futuro politico se non in casi clamorosi ed imprevedibili di svolte politiche epocali. 
Mi ero tranquillizzato, pensando che Bersani, l'onesto Bersani, non poteva più fare danni all'Italia, quando leggo che la residua capacità di influenzare i comportamenti di alcuni senatori rischia di fargli compiere l'atto più dannoso ed assurdo che egli poteva compiere, salvare il culo a Renzi, colui che l'ha messo all'angolo e che non perde occasione per ribadire che egli è da solo al comando dopo aver rottamato appunto gente come Bersani. 

Mi rivolgo accoratamente ai senatori dissidenti del PD, non ascoltate le sirene stonate di Bersani, pensate esclusivamente al merito della legge, al fatto che questa riproduca aspetti anticostituzionali stigmatizzati dalla Consulta sulla legge già decaduta, scegliete il popolo italiano invece dello stolto Bersani, il vostro mandato vi viene dal popolo e non da altri politici. 

Se l'italicum verrà approvato, le possibilità di rinascita della nostra derelitta patria subiranno l'ennesimo colpo.

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