martedì 21 ottobre 2014

LE CAUSE IMPOSSIBILI DELLA SINISTRA

Il vero paradosso politico del nostro tempo è che la situazione storica data è insostenibile, e richiede cambiamenti drastici, e nel frattempo coloro che pure fanno riferimento ai grandi pensieri rivoluzionari del secolo passato sono convinti che sia impossibile cambiare le cose, tipicamente il fatto che il capitalismo sia imbattibile. 

Il risultato di questa autocastrazione di quell'area che una volta aveva senso chiamare sinistra, è che i rivoluzionari di ieri sono sempre più diventati i sostenitori di una sorta di capitalismo dal volto umano con cui hanno convissuto a lungo, mentre i veri capitalisti che sanno bene come stanno le cose, procedono sempre più sulla loro strada di distruzione e morte, pronti alla terza guerra mondiale o un'ulteriore (e purtroppo decisiva) crisi ambientale per guadagnarsi la loro personale sopravvivenza.

Abbiamo giocato alla rivoluzione quando essa era improponibile in un clima di crescita economica e di una certa redistribuzione del reddito, ed adesso che il capitalismo non ha e non vuole più redistribuire, invece di proclamare l'attualità della rivoluzione, difendiamo con le unghie e con denti l'indifendibile.

In conclusione, si potrebbe dire che lottiamo sempre per cause impossibili.

1 commento:

  1. Secondo Rifkin, il capitalismo è in via di superamento, grazie alla rivoluzione operata dalle nuove tecnologie e dalle nuove fonti energetiche: il mondo si avvia, per necessità di cose, al superamento della competizione che verrà gradualmente sostituita dalla cooperazione. Per meglio chiarire questi concetti ti propongo la lettura di questo mio post di qualche anno fa. Devo dire però che, secondo me, Rifkin è piuttosto ottimista sui cambiamenti in corso nella nostra epoca.

    http://kinnie51.blogspot.it/2010/05/la-civilta-dellempatia.html

    RispondiElimina