martedì 18 febbraio 2014

STASERA LA COSA DIVENTA SPUDORATA

E poi si dice che uno è complottista. 
Ma mi chiedo se ci sia bisogno di coniare e di utilizzare questo nuovo termine, e se non sia invece meglio ricordare che noi umani siamo esseri intelligenti, se in certe situazioni si da del complottista soltanto a chi dimostra solo di essere un tantino perspicace.  
Ora, che cosa deve pensare uno che non voglia passare per credulone se vede una situazione di questo tipo...

Qualche giorno fa, Mentana ha fatto outing, dichiarandosi spudoratamente come un sostenitore di Renzi. 
Ebbene, proprio in questi minuti, lo stesso mentana durante una rubrica che egli tiene saltuariamente su LA7, cosa ospita? Ospita Renzi che viene intervistato, anche qui indovinate da parte di chi, ma da parte di quello stesso Alain Friedman che tanto si è esposto proprio in questi ultimi giorni sul palcoscenico mediatico, a seguito delle indiscrezioni sul suo ultimo libro, che in sostanza suonano come un atto di accusa nei confronti di Napolitano, e che hanno dato un piccolo contributo alla caduta del governo Letta.
Ora, io mi chiedo quanto uno debba essere sprovveduto per astenersi dal fare due più due, e concludere che Renzi in qualche misura sia implicato nell'operazione Friedman. 
Che poi questo Friedman qui in Italia viene trattato scherzosamente come uno che parla come Onlio, senza apparentemente ci si renda conto di come in tal modo si determini un effetto distrattivo nei confronti di quale sia il suo ruolo, da chi venga pagato e quale sia la missione che gli sia stata affidata. Si tratta di un giornalista economico che finora si era dimostrato abbastanza mediocre, nel suo condurre una rubrica televisiva appunto di economia, dove non mi pare egli abbia dimostrato grandi doti giornalistiche. 
Ebbene, questo tizio scompare almeno sul palcoscenico mediatico italiano, ed improvvisamente riappare sequestrando spazio in non so quanti talk-show, pompato dagli articoli che sono stati dedicati al suo libro dai giornali più importanti, sia in area anglosassone che italiana. 
Proprio ieri, Barca ha subito uno scherzo da quelli de "La zanzara", che spacciandosi per vendola, gli hanno strappato delle confidenze sulle pressioni che egli dichiara di avere ricevuto da De Benedetti, che proprio in questa faccenda, non si capisce, almeno ufficialmente, che ruolo avrebbe dovuto avere. Ricordo per i più distratti che De benedetti è uno degli intervistati che testimoniano di come Napolitano si preparasse a rimpiazzare berlusconi al governo, molto prima che le cose precipitassero e dessero una patina di legittimità al cambio di governo.
Se ci aggiungiamo anche lo strano andamento dello spread che scende quando la crisi di governo avrebbe dovuto impensierire gli investitori, ed il quadro è già abbastanza delineato, anche senza considerare l'aspra polemica che si è sollevata tra FI e NCD senza che si possano rintracciare motivazioni palesi.
A meno di credere ancora a Babbo Natale, non si può credere che tutto ciò avvenga contemporaneamente solo per combinazione, qui è evidente che la manovra Renzi è stata concordata fuori dai confini italici. Rimane il dubbio sulla rilevanza del ruolo dello stesso Renzi. Per alcuni, Renzi è stato addirittura allevato per diventare un esecutore di ordini da parte dell'establishment finanziario globale. Per me invece, Renzi è solo uno strumento e neanche dei più importanti. La finalità è la destabilizzazione del sistema  Italia, cosa che passa attraverso lo scaricare napolitano, attaccarlo, metterlo in una posizione di difesa, forse perfino portarlo alle dimissioni, e per questa via indebolire l'Italia, e renderla preda più facile per gli appetiti insaziabili di questi poteri. 
La manovra a me pare più che evidente, ma sarebbe un errore concludere che essa riesca. Si tratta comunque di un'operazione difficile, e si sa che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.

2 commenti:

  1. Mi pare che siamo sulla stessa lunghezza d'onda: http://www.pleonastico.it/blog/i-camerieri-della-repubblica/636

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  2. Se la finalità fosse destabilizzante, lo spread sarebbe già schizzato alle stelle. Invece scende. Come mai? Forse perché con questo "intrigo di palazzo" si vuole rassicurare certi investitori che la pecora Italia continuerà a produrre lana per loro...
    Prepariamoci ad essere tosati...

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