martedì 18 giugno 2013

IL PD SPOSA IL RIGORE, BERLUSCONI RINGRAZIA

Eppoi si chiedono perchè Berlusconi non tramonta mai e mantiene una bella pericolosa percentuale di consensi!
Ditemi voi cosa ci sia di così formidabile, di così straordinariamente astuto da parte di Berlusconi nello sfruttare l'opposizone alla politica di rigore...
Se Napolitano, tutto lo schieramento centrale politico italiano sono schierati fermamente per proseguire lungo la politica del rigore dettata dalla Germania e dalle istituzioni della UE, commissione e BCE come punti centrali delle decisioni, se tale politica mostra la sua impossibilità a farci superare la crisi, se perfino enti statali, confindustriali e sindacali convergono nelle loro simulazioni che spostano di decine di anni l'uscita dalla crisi, se ciò che rimane di una sedicente sinistra nel nostro parlamento o è schierata alla testa del rigore o ondeggia senza sapere cosa fare (vedi la SEL di Vendola), è evidente che per Berlusconi ci sono praterie sconfinate di spazio politico antirigore da sfruttare a  proprio vantaggio: cosa c'è che non sia ovvio nel suo comportamento politico? 
Ma mi chiedo perchè non sia possibile che in Italia nasca un movimento antirigore che abbia caratteri di sinistra, quando storicamente le politiche di rigore sono stato patrimonio della destra. La furbizia di Berlusconi sta tutta nel sostenere una politica che egli non vuole, diciamo che non vorrebbe che fosse coerentemente perseguita perchè gli distruggerebbe  il suo capitale personale in pochi giorni di tempesta borsistica.
A sinistra invece, domina l'idiozia, di non proclamare ciò che si potrebbe al contrario di Berlusconi perseguire coerentemente. 
Mi pare che nel vangelo si dica che solo chi è disposto a perdere la vita, la conquista. Così, solo se il governo italiano contempla la possibilità di denunciare i trattati comunitari, può davvero contrattare qualcosa, se ammette dall'inizio che punta soltanto sul convincimento, non convincerà nessuno, ciò è più che ovvio, non meriterebbe neanche l'impegno per essere digitato sulla tastiera. 
La verità è che tutto ciò che potrebbe anche vaganebto essere associato al concetto di sinistra politica è proprio scomparso dall'orizzonte italiano. Penso anche alal stampa, dove il manifesto, decidendo di rappresentare la mosca cocchiera del PD (anche l'articolo odierno di Asor Rosa va in questo senso), si condanna all'inutilità, e non è un caso che ormai per leggere qualcosa di minimamente differente dal resto della stampa, vado sul sito de "Il Fatto" (sostituendo così l'analoga funzione che svolgeva per me il sito de "Il manifesto" prima della direzione della Rangeri).
Tuttavia, resto in  fiduciosa attesa che qualcosa si smuova, ho provato con "Rivoluzione civile", rivelatasi un tentativo di sapore elettorale tra l'altro clamorosamente fallito, vediamo cosa vuole fare da grande Ingroia con "Azione civile" e vediamo se Vendola si svelgia dal torpore che l'ha assalito da quando ha deciso di fare l'ammucchiata con Bersani, così da perdere senza avere mai vinto, alla caduta di Bersani per mano di Napolitano.
Nel frattempo, non rim ane che osservare come i presunti oppositori di Berlusconi non smettano un momento dall'offrirgli le occcasioni di successo più ghiotte con autentico spirito masochistico.

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