giovedì 4 aprile 2013

MA BERSANI E' RESPONSABILE O VITTIMA DELLA PERDITA DI TEMPO?

Riassumiamo. Si sono tenute le elezioni ormai da diverse settimane, ed era subito chiaro a chiunque avesse un minimo di capacità raziocinante che con quella composizione del parlamento e con le posizioni ufficiali che queste esprimevano, era impossibile che si potesse formare un governo in grado di ottenere la fiducia.
Logica avrebbe voluto che si prendesse atto di tutte le condizioni che le regole costituzionali imponeva alla situazione, ed invece tutti hanno finta di non sapere come sarebbe andata a finire...

Il M5S insisteva nel sostenere che per il governo non c'era problema, PD e PDL facevano melina, ma poi avrebbero dato vita a un governo da loro appoggiato, cioè il M5S trasformava lo scenario per lui più favorevole in realtà: ad oggi, questo accordo non  c'è.
Berlusconi insiste per fomare un governo col PD, quello tanto desiderato anche da Grillo, sapendo che un tale governo sancirebbe la distruzione stessa del PD, che smetterebbe di avere la finalità che ne giustifica la sua stessa esistenza, offre un'alleanza che il PD non può accettare, anch'egli trasforma un suo personale sogno in una reale alternativa.
Napolitano deve trovare un modo per prolungare il più a lungo possibile una politica economica allineata alle severe regole di Bruxelles, e fa finta di provare a favorire il processo  di formazione di un governo che goda della fiducia parlamentare. Così, da' a Bersani un mandato a condizioni tali che chiunque, anche le pietre sanno che Bersani non potrà mai soddisfare, ed addirittura si inventa due commissioni che non si capisce a chi rispondano. Apparentemente, dovrebbero rispondere a lui personalmente, si tratterebbe cioè di esperti che servono a Napolitano non si sa a cosa, ma certamente ininfluenti verso il parlamento che non le ha designate, e quindi non si capisce perchè dovrebbe utilizzare i risultati eventuali del lavoro di queste commissioni.
Infine, Bersani stesso ha misteriosamente deciso di andare a sbattere contro il muro, praticando un'ipotesi inverosimile sin dall'inizio, apparentemente contando su speranze assolutamente mal riposte, cioè sperando che Napolitano lo mandasse a cercare la fiducia in parlamento e che il M5S alla fine cedesse. Se dobbiamo credere alle sue parole, le sue speranze erano interamente basate sul fatto che le altre ipotesi avevano ancora minori possibilità di questa da lui portata avanti. Lascio a voi il giudizio su questo strano modo di ragionare. Non è che se un'automobile non passa attraverso un varco, uno scooter ci passa soltanto perchè è più piccolo dell'automobile, si da' il caso che esiste anche l'ipotesi che entrambi i mezzi non riescano a passarci. 
Bene, Bersani ha potuto verificare che sia Napolitano che Grillo non gli sono da meno in testardaggine, ma avendo provato a sfidarli, ora ne paga le conseguenze, come dimostra l'uscita di Renzi che tenta di catapultarlo via dalla leadership del PD. 
Naturalmente, se un insieme di soggetti insistono su ipotesi impossibili, il risultato è una perdita di tempo, su questo non ci piove. Ora, napolitano ha raggiunto proprio il suo scopo, perdere il tempo necessario per far insediare il suo successore, gli altri in fondo se la stanno giocando, l'unico che viene davvero danneggiato da questi ritardi è ovviamente Bersani. 
Su questa questione della perdita di tempo, è però interessante approfondire. In sostanza, Renzi e il PDL dicono la stessa cosa, invece di perdere tempo, andiamo a nuove elezioni, e qui la cosa si fa davvero pazzesca, perchè tutti ma proprio tutti dovrebbero sapere che non si può andare a nuove elezioni prima che venga eletto un nuovo capo dello stato. In sostanza, tenendo conto che dallo scioglimento delle camere alle elezioni ed al successivo insediamento del nuovo parlamento, passano comunque parecchi mesi, cioè non è possibile neanche in via puramente teorica che il nuovo parlamento si riunisca prima di settembre. Allora, chi propone di andare subito a votare, è proprio colui che vuole perdere tempo, almeno cinque mesi in realtà: cosa faremo in questi cinque mesi?
 Mettiamo cioè le cose al loro posto, dando per scontato che bisognerà andare al più presto alle elezioni, tentiamo di utilizzare in maniera ottimale il tempo che sarà comunque necessario, proprio l'insistere semplicemente su elezioni immediate comporta lo spreco di tempo e risorse. 
Nei fatti, tutti rimproverando a Bersani di perdere tempo, hanno proprio l'obiettivo di perderlo questo tempo, Sapete ad esempio che non sono state costituite le commissioni parlamentari? In sostanza, PD e PDL si rifiutano di formarle perchè non è stato costituito un nuovo governo, e quindi non si sa quale sia la maggioranza e la minoranza. Altra forma di pazzia quindi, c'è una prassi e ci si attacca a quella pensando che sia diventata una regola inviolabile, e ciò mentre Napolitano al contrario si inventa dal nulla due commissioni e ne stabilisce la composizione a suo arbitrio. La prassi si può violare se si vuole lavorare, ma la verità è che non si voglia proprio lavorare, tutti tatticismi, bluff da pokeristi incalliti, ma nella realtà indifferenza totale per i problemi del paese. 
Il gioco principale, oggi è evidente, è quello che si svolge sulla sorte del PD che mai prima d'ora è sembrato così vicino ad una scissione, forse anche questo era un obiettivo di Napolitano, un politico troppo raffinato per non accorgersi che il suo atteggiamento di chiusura verso Bersani avrebbe determinato tensioni crescenti all'interno di quel partito.

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