martedì 23 ottobre 2012

UNA SENTENZA GIUSTA



La sentenza di ieri che ha condannato i componenti della Commissione grandi rischi a sei anni di detenzione, è stta a mio parere del tutto opportuna. Voglio richiamare ciò che scrissi su questo stesso blog al momento dei fatti:...

Prima domanda: c’erano motivi obiettivi per ritenere possibile o forse perfino probabile che si verificasse un sisma con danni così gravi? Mi pare di sì, e non credo che neanche il team de “Il Giornale” avrebbe il coraggio di contestarlo. La questione di Giuliani preferisco tenerla fuori, perché, indipendentemente dalle sue previsioni, uno sciame sismico che si protrae per un periodo così lungo costituisce già da sé un segnale che le autorità interessate non avrebbero dovuto ignorare. Su Giuliani, vorrei solo aggiungere che Bertolaso, se fosse una persona seria, non solo dovrebbe ritirare la denuncia, ma dovrebbe chiedere scusa. Qui, nessuna autorità scientifica può contestare che Giuliani è andato più vicino a quanto poi accaduto di quanto ci abbia azzeccato Bertolaso: questo è un fatto, il resto, anche moltissime chiacchere sui blogs, sono solo parole in libertà. Dico che non aggiungo nulla di più su Giuliani, e quindi neanche che L’Aquila andasse evacuata: se non avevamo l’ora e il luogo esatto, non sono in grado di stabilire quali iniziative di questo tipo potessero essere intraprese.
Riassumendo, non accuso Bertolaso di non avere evacuato la città, questo che lo stabilisca chi ha maggiore competenza e conoscenza dei fatti di me. Rimane però la questione che Santoro sollevava, e cioè del perché non siano state approntate quelle misure preliminari non così complesse come l’evacuazione, ma la semplice messa a punto degli spazi da destinare alle tendopoli, del perché alla popolazione non siano state date istruzioni su cosa fare in caso di una scossa più forte, insomma tutto ciò che avrebbe richiesto un impegno minimo, e avrebbe probabilmente salvato qualche vita in più.

L’aspetto più interessante è invece rappresentato da ciò che scrivono oggi i giornali. Puntualmente, appaiono i difensori di ufficio dei potenti che un giudice ha avuto la sfrontatezza di mettere davanti alle loro responsabilità.
L’intervento forse più fuori misura, fino ad apparire perfino ridicolo, è quello di Mario Tozzi, che su “La Stampa”.
La prima argomentazione si basa sullo collocazione della sentenza in un quadro internazionale. Nei paesi veramente civili, una sentenza così è inimmaginabile, così noi facciamo come i paesi teocratici (sic!), “dove gli scienziati vengono condannati dai tribunali teocratici e il terremoto considerato un castigo divino”!!!
E poi prosegue ripetendoci la giaculatoria che la previsione dei terremoti non è tuttora possibile. Bene, bastava che questi scienziati dicessero questo, che dicessero agli aquilani che essi non erano competenti in materia e di affidarsi allo spirito santo. Essi medesimi e non altri si sono attribuiti poteri divinatori, tranquillizzando le popolazioni, invitandoli quasi perentoriamente a starsene tranquillamente a casa, ad ignorare quei segnali, quali gli sciami sismici sempre più insistenti, che avrebbero messo in allerta anche il contadino più ignorante. Qui, non li si accusa di non avere previsto il terremoto, ma piuttosto di averlo escluso. Con l’aggravante, che tutto ciò è stato fatto in maniera così perentoria per motivi extra-tecnici, non perché vi erano tali evidenze da escluderlo, ma perché Bertolaso così voleva, come documentato da una apposita registrazione, anche in riferimento alla polemica con un certo Giuliani che diceva l’esatto contrario, ed andava messo rapidamente a tacere.
Ancora più colpevole, non avere predisposto un piano di emergenza, dando come misura preliminare adeguate istruzioni alla popolazione su cosa fare nell’eventualità, dove recarsi, e così via. E’ stato accertato che la totale mancanza di tali misure puramente cautelative che avrebbero richiesto costi trascurabili, ha causato più vittime tra morti e feriti.
La polemica sulla condanna della scienza e simili scemenze è destituita di qualsiasi fondamento, sarebbe come dare agli scienziati licenza di uccidere, di compiere qualsiasi nefandezza in nome della scienza. I cretini che sviluppano simili argomentazioni sono molto peggiori degli ayatollah, come questi fautori di un potere assoluto, in questo caso della scienza, e dovrebbero essi, così solerti difensori della impunità degli scienziati, spiegare quale possa essere la funzione di una commissione grandi rischi.
Tozzi, uno di costoro, arriva sostenere che questa sentenza si traduce in un’assoluzione dei costruttori che hanno spacciato sabbia per cemento: tutto il contrario, dato che lo stato degli edifici è un elemento determinante dell’effetto di una scossa sismica, la commissione grandi rischi avrebbe dovuto richiedere come misura cautelare la verifica della stabilità stessa degli edifici, visto che la carenza in tale stabilità è un elemento di grande rischio, esso era uno dei compiti che essa avrebbe dovuto attribuirsi.
In caso estremo, avrebbe dovuto sciogliersi, proprio denunciando l’impossibilità scientifica di prevedere i grandi rischi, ed andandosene a casa o nei propri laboratori.
Insomma, nel paese delle lobbies, oggi è il giorno della lobby degli scienziati.

4 commenti:

  1. Ho posto nella colonnina notizie del mio blog la notizia ansa della sentenza e il link di questo tuo intervento. Come persona molto lontana da riflessioni scientifiche mi sento un po' spiazzato nel dire qualcosa, e non ho seguito a sufficienza il processo; ma di alcune cose sono certo: le case in Italia vanno costruite con criteri antisismici, va avviato un processo di verifica delle vecchie costruzioni, le popolazioni vanno informate dei rischi e vanno predisposti possibili soluzioni per diminuirli, vanno ascoltati anche altri scienziati scomodi oltre quelli ufficiali. ciao

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  2. Caro Cucinotta : hai letto il verbale della famosa riunione della commissione ?
    Evidentemente no ! Quanto c'è scritto confuta completamente molte cose scritte sopra.
    Per quanto riguarda piani di emergenza, misure cautelative ecc. ... , non era responsabilità degli imputati implementare predisporli...

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    1. Caro Carletto,
      lo stile assertivo e per niente circostanziato delle obiezioni che mi fai, mi impedisce di entrare nel merito. Quando sarai più preciso entrando nel merito, vedrò di risponderti.

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  3. Io ho letto il verbale (due paginette striminzite stile verbalino di condominio) e da esso si evincono due cose:

    1) Che non sanno cosa fare perché affermano loro stessi prevedere terremoti é impossibile.

    2) Che però dati alla mano secondo uno storico consolidato, non sarebbe successo probabilmente nulla.

    Allora ecco che torniamo a quanto dici tu Vincenzo e cioé sull'imperizia colpevole negligenza nonché nella superficialità dei loro comportamenti e delle persone ivi presenti quella notte, nel tranquillizzare con forza sul fatto che nulla sarebbe successo.

    Concordo peraltro però con chi da questa sentenza teme che si possa abbassare la guardia su un punto ancora più importante: le responsabilità penali per chi ha costruito la Casa dello Studente e l'ospedale. Infatti il problema più serio oggi in Italia é come si é costruito e dove. L'ITalia di fatto é più o meno tutta sismica e strutture reecentissime come la casa dello studente e l'ospedale, se fossero state realizzate con tutti i crismi sotto il profilo antisismico, non sarebbero dovute minimamente crollare per le scosse di quella notte. Giappone docet: in Giappone i morti in quel disastro terribile non li ha fatti il sisma ma lo tzunami e ovviamente quella centrale nucleare.

    Noi qui appena c'é una scossa più seria tremiamo (in tutti i sensi).

    Ecco questo aspetto qui non trattato e forse parzialmente off topic ci tenevo però a trattarlo perché quelle persone non la devono fare franca.

    Ciao Vincenzo, complimenti sempre post di grande spessore.
    Daniele

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