lunedì 22 ottobre 2012

RENZI, OVVERO SPACCARE IL PD SI PUO'



Ma fatemi capire, quindi per coloro che hanno criticato aspramente Renzi per l’incontro organizzato da un uomo che opera nella finanza internazionale, è questa la cosa da evitare? Non bisogna incontrarsi con chi si occupa di finanza e come politico stai a posto?...

Non so, questi sono completamente pazzi, prima assecondano l’operazione di affidamento del governo italiano alla grande finanza internazionale, e poi si scandalizzano per una cena? Parlare con Monti secondo Bersani si può? Ma se si può dialogare con Monti e perfino dargli la fiducia, i voti del proprio partito, ma che sarà mai cenare e magari fare accordi con una finanziaria con sede alla Cayman? Ormai, sembra di essere sul set di “Scherzi a parte”.
Capisco che si possa diffondere tutte le maldicenze possibili su accordi segreti tra finanza e Renzi, ma si tratta appunto di illazioni bisognose di conferma, ma cosa dire allora di un partito che ha radici comuniste e che rinuncia a governare il paese andando a nuove elezioni, legandoci mani e piedi a interessi stranieri e strangolando la nostra economia a favore delle grandi banche mondiali? Questi sono fatti acclarati, non v’è bisogno di esercitare alcuna immaginazione, stanno davanti ai nostri occhi, ci dicono come l’operazione Monti si dovrebbe considerare un clamoroso insuccesso se fosse davvero motivata dal salvare l’Italia in un momento di emergenza, ma diventa invece un grande successo se si considera come il mezzo per distruggere il nostro sistema economico favorendo paesi stranieri dentro e fuori l’unione europea (ma secondo voi Squinzi, presidente di Confindustria, perché spara ad alzo zero sul governo?).
Di fronte al colossale trasferimento di ricchezza dai più poveri verso i più ricchi, l’unica cosa che Bersani e i suoi (penso in particolare al quel Fassina che ne rappresenta l’emblema col suo pietoso barcamenarsi tra parole di sinistra e pratica di destra) vedono è la cena a porte chiuse.
Sì, sono sempre più convinto che Renzi sia bravo, non condivido granchè con lui, ma penso che una sua vittoria farebbe comunque molto bene alla politica ingessata italiana, la gerontocrazia piddina inamovibile alla Turco, che piange perché le tolgono il gelato che ha acquistato facendosi il mazzo (l’ha detto lei alla TV, apparentemente senza neanche capire la volgarità dell’espressione) ne sarebbe colpita a morte, con la prospettiva quasi certa che il partito si spacchi.

3 commenti:

  1. Spaccare il pd si può, già: è nato spaccato, quindi non riuscirà mai a stare unito. Spaccare le, ahem, scatole ovali si può ugualmente: non mi si venga a dire che Renzi, il nuovo berlusconi, sia "bravo" e che una sua vittoria gioverebbe alla politica italiana; non farebbe che romperci ancora di più le ossa.

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    1. Non penso che Renzi sia il nuovo Berlusconi, quanto meno non ha tutti i suoi conflitti di interesse che D'Alema non gli ha mai messo in pericolo.
      Con Renzi non condivido quasi nulla, ma sono convinto che nel sistema italia esistano dei tappi che se non saltano impediscono qualsiasi possibile cambiamento. E' evidente che il cambiamento non sia positivo in sè e che si può avere cambiamenti disastrosi. Dall'altra parte però, vediamo che Bersani non ha costituito alcun ostacolo verso la svendita dell'italia alla grande finanza internazionale tramite l'opera fattiva di Monti. Ora gente così va mandata ad ogni costo a casa, almeno ci sarà una faccia nuova a fare danni.
      Siamo poi certi che Grilli sia migliore di Tremonti, siamo certi che mandare Berlusconi a casa abbia migliorato la situazione italiana in qualcosa di significativo? Mi pare che si sia resa soltanto più agevole la strada a chi doveva spolparci, quel patetico buffone rendeva le cose un tantino più complicate, e per questo l'hanno fatto fuori, mica per aiutare noi!

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  2. Dice che se perde le primarie si autorottama.
    Mah.
    Anche il suo grande alleato, il nanerottolo di Arcore, ha detto millemila volte che non si sarebbe ricandidato e bla bla bla.

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