venerdì 24 agosto 2012

LE AGENZIE DI RATING, LE FAVOLE ED I FATTI

Ma davvero è così difficile capire questo improvviso cambiamento di opinione delle agenzie di rating sull'Europa? Davvero i giornalisti sono così rincitrulliti da non riuscire a seguire una tattica così elementare ed ovvia?...

La risposta può essere formulata nella maniera più sintetica dicendo che esse hanno già depositato il loro voto pesante nell'urna: hanno votato per il candidato repubblicano. 
Così, per danneggiare Obama, devono dire il peggio possibile sulla sua politica economica, e, sia per far maggiormente risaltare tale negatività, sia per non dare ad Obama, alcun alibi (tipo che gli USA stiano subendo l'influenza nefasta di eventi che sfuggano al loro controllo), il tutto funzionerà molto meglio se improvvisamente si dice che l'Europa non è poi così male, che in quest'ultimo periodo ha realizzato grandi iniziative e cose di questo genere. 
Alla fine, tolto il contorno da show più o meno riuscito, siamo sempre alle solite, ognuno fa il proprio personale interesse di fronte ad un'opinione pubblica che sembra perseguire come suo obiettivo prioritario quello di fuggire dalla paura, ed è così disposta a credere a qualsiasi favola venga messa in giro, e subirà così passivamente qualsiasi angheria. 
In Europa, ciò di cui parlo dovrebbe essere ben noto, con questa buffonata del conquistare la fiducia dei mercati, abbiamo porto e continuamo a porgere le terga perchè ne facciano ciò che più gli aggrada, e a quanto pare le favole di questo tipo hanno tuttora un grande successo. Amen.

1 commento:

  1. Però non è che Obama sia stato così crudele con queste agenzie. Quali sarebbero i provvedimenti che hanno creato scompiglio nella compagine dei manovratori?

    RispondiElimina