domenica 20 febbraio 2011

PUO' UN PARLAMENTO ESSERE ILLEGITTIMO?

Chi mi segue sa che io sono convinto che l'Italia rappresenti non la retroguardia, ma l'avanguardia dei sistemi democratico-parlamentari. La storia non è acqua, e noi siamo un popolo vecchio in una nazione nuova. Credere pertanto che ancora non abbiamo ben appreso le regole della democrazia non regge. Se invece le avessimo apprese troppo bene, ed in particolare avessimo preso sul serio la regola liberale che non debba esserci un'etica pubblica? In questo caso gli Italiani sarebbero piuttosto stati i primi a rendersi conto ed a sfruttare i punti deboli di una teoria politica così popolare.

Fatto sta che uno degli aspetti nello stesso tempo più preoccupanti ed inediti di questa atipicità del sistema Italia lo vediamo oggi coi nostri occhi, ed è rappresentata nientemeno che dal nostro Parlamento. I sondaggi ci dicono che sia la popolarità del premier che il consenso del suo partito si stanno più o meno velocemente erodendo, smentendo la tesi che gli Italiani non abbandoneranno mai Berlusconi, ma nello stesso tempo la maggioranza parlamentare tende a rafforzarsi. Le ragioni di tutto ciò, di questo opposto andamento tra opinione popolare e scelte dei parlamentari, sta nei vantaggi che i singoli parlamentari possono trarre da un prolungamento della legislatura, soprattutto quando hanno buone ragioni di dubitare della possibilità di essere rieletti, e forse anche da vantaggi sostanzialmente di natura finanziaria che un uomo così ricco come Berlusconi potrebbe offrire loro.

La prima cosa che dovremmo osservare è che questa situazione è sicuramente correlata all'oscena legge elettorale con cui questo parlamento è stato eletto. Per inciso, vorrei ricordare che anche il precedente parlamento era stato eletto allo stesso modo, e che nei due anni di durata della precedente legislatura la maggioranza di centrosinistra noin ha trovato il tempo e la forza per modificarla. Se dunque sono le segreterie dei partiti a scegliere chi dovrà essere eletto, è chiaro che la qualità degli stessi parlamentari tenderà inevitabilmente ad abbassarsi. Purtroppo, come notavo nel mio libro, tutto ciò è possibile perchè è lo stesso parlamento ad approvare la legge elettorale, col risultato paradossale che se delle regole inique ci consegnano un parlamento di scarsa qualità, lo stesso ripristino di regole meno inique può diventare impossibile, teoricamente per sempre. Mi chiedevo quindi nel libro, perchè mai i costituenti non abbiano fissato dei paletti invalicabili nella definizione delle regole di elezione del parlamento. Forse qualche costituzionalista potrebbe indicarci se questi paletti in realtà si possano rintracciare, e se quindi una tale legge elettorale possa essere bocciata dalla corte costituzionale, visto che il parlamento si mostra così restio a modificare la legge che ha contribuito a costituirlo.

Il merito dei provvedimenti che un tale parlamento ha approvato è l'elemento che completa il quadro complessivo. Questo è il parlamento che sistematicamente boicotta il funzionamento della giustizia quando riguarda i propri componenti. Ricordo brevemente il caso Cosentino, in cui si è proibito l'uso delle intercettazioni. L'ultimo e più clamoroso caso è quello della mozione con cui è stata respinta la possibilità di perquisire gli uffici di via olgettina, per l'affermazione lì contenuta, e tra l'altro non richiesta, che davvero Berlusconi credeva che la Karima fosse nipote di Mubarak.

Qui, perciò la questione si pone in termini estremamente drastici. Regole elettorali inaccettabili, merito dei provvedimenti e spostamenti da un gruppo ad un altro di singoli parlamentari in numero e frequenza eccessivi minano profondamente la credibilità di questo parlamento. La drasticità si impone in quanto le alternative sono secche e tra loro inconciliabili.

La prima ipotesi è che, malgrado tutto, essendo il parlamento il risultato di elezioni formalmente libere, perchè avvenute in ossequio agli standard del sistema democratico-parlamentare, ed allora non ci resta che attendere che la legislatura venga a scadenza. In questo caso, l'opposizione smetta di abbaiare alla luna, contestando sì il merito dei provvedimenti, ma non la stessa legittimità della maggioranza a deliberare.

La seconda ipotesi è che invece il parlamento stesso abbia perso la propria legittimità per le ragioni già elencate. Se questa fosse la situazione, allora sarebbe bene ricordare ai parlamentari dell'opposizione che inevitabilmente anch'essi sarebbero delegittimati. L'unica soluzione sarebbe allora quella aventiniana, dimettersi in blocco dal parlamento decretando così di fatto la fine della legislatura.

10 commenti:

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  2. Condivido ciò che esponi, anche se resto perplesso per la parte relativa al primo paragrafo sul tema "Credere pertanto che ancora non abbiamo ben appreso le regole della democrazia non regge. Se invece le avessimo apprese troppo bene, e in particolare avessimo preso sul serio la regola liberale che non debba esserci un'etica pubblica?". Sai, ritengo questa tua tesi abbastanza lontana dal massimalismo della maggioranza e della minoranza e non so se perché non sia stata coscientizzata a livello sociale, politico e culturale. Se l'esito di tale parlamento è quello che abbiamo adesso, [così come lo è stato per il centrosinistra], cioè un esito moralmente "basso" dipende dalla moralità di pensiero, sostanzialmente "bassa" di chi lo ha votato.

    D'accordo sulla proposta aventiniana.
    Ciao e buona domenica.

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  3. E' da tempo ormai che ritengo che l'unica carta da giocarsi per cercare di arginare questa deriva dittatoriale da parte di Berlusconi sia per l'appunto quella di dimettersi in blocco dal parlamento. Ma vorrei sapere se, in tal caso, effettivamente la legislatura finirebbe o se la maggioranza possa comunque, per legge, continuare a governare.

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  4. Kant era d'accordo con Locke nel giustificare la
    rivoluzione,(se e quando)essa riesce ad organizzare l'insieme del sistema e impedire la
    sovversione.
    Le loro apparizioni alla televisione,alle conferenze stampa,in parlamento e alle udienze
    publiche si addicono difficilmente ad un dramma
    che non sia quello della publicità,mentre le
    conseguenze delle loro azioni superano di molto
    la portata del dramma.H. Marcuse

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  5. Zagrebelsky dice: in sintesi Berlusconi finirà il
    suo mandato esistono i termini per "allungare"
    la sua vicenda giudiziaria.Ho paura che sarà così.
    intervista su SKY di M. Latella

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  6. @Riverinflood
    Io non dico che non esista una morale, anzi lo sostengo esplicitamente nel mio libro, e quindi siamo d'accordo che il problema sta nella bassa qualità di quest'etica pubblica. Ciò che io dico è piuttosto che il solo dire che non abbiamo bisogno di un'etica pubblica porta al risultato di togliere di mezzo ogni criterio di giudizio sulle motivazioni dei comportamenti, ed è allora giocoforza che prevalgano i nostri elementi più istintivi o anche quella che potremmo chiamare "l'anima della nazione". Quest'ultima è quella che rende forte ad esempio gli USA, ma da noi manca del tutto, coi risultati che vediamo.

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  7. @Ornella
    Teoricamente, una riduzione numerica nella composizione del parlamento non ne inficia minimamente la possibilità di operare, ma nei fatti sarebbe davvero ai limiti del golpe ignorare una simile defezione di massa.
    Comunque, siamo in piena ipotesi teorica, perchè anche i parlamentari dell'opposizione sono snesibili ai vantaggi della propria posizione. Però Bersani la smetta di dire che non intende essere governato da uno come Berlusconi, visto che tra l'altro egli è uno dei suoi king-makers.

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  8. @egill
    Se lo dice Zagrebelsky, un vero maestro in materia, dobbiamo credergli. Diciamo che da noi possiamo inferire che i suoi legulei hanno molte frecce al loro arco.

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  9. Si certo.Il carisma forense dei legulei.E noi,
    non avremmo più frecce al nostro arco.Solo tre giorni,ma non avverrà mai.Tre giorni e avremmo
    più frecce di tutti i legulei.Sarebbero azioni
    non parole non faldoni,non imbrogli.Tre giorni
    senza fare assolutamente nulla.E' l'uovo di
    Colombo e forse perchè così facile è utopia.

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  10. mai successo e figurati se lo fanno, nemmeno quelli dell'opposizione e poi esiste un'opposizione??? parlano..parlano..parlano... e poi quando si tratta di contrastare il governo con un voto contrario calano le braghe!!!!

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