venerdì 24 settembre 2010

UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

Avrei voluto per la prima volta, che su questo blog apparisse una foto. Non quella patinata della gnocca di turno, né le immagini di politici bolsi e che ormai non reggiamo più, scusate il napolitalismo. No, avrei voluto che tutti possano osservare l’immagine dell’ultima esecuzione capitale avvenuta nella culla della democrazia (sic!), in Virginia, stato degli USA. Lei è un’assassina, ma chi l’ha uccisa coi mezzi tecnologici offerti dall’autorità statale, per questi davvero non ci sono parole con cui io possa esprimere il disprezzo profondo, il senso d’estraneità rispetto a simili individui che pretenderebbero di essere persone umane. Se andate a guardare l’etimologia delle parole che si usano in questi contesti, esse derivano dalle bestie, la bestia selvaggia che in latino si dice “fera”, da cui feroce, efferato… L’uomo si è sempre considerato superiore agli altri animali, e per significare un degrado di un individuo dalla sua umanità, lo si definisce belva, ma in verità nessuna belva potrebbe mettere su una macchina giudiziaria così efficiente e potente per uccidere una persona conclamatamente psicolabile. Io mi chiedo che gente è quella che ha composto la giuria popolare, i vari magistrati che nei differenti ruoli hanno concorso a questo risultato. E infine il governatore della Virginia, dopo avere rifiutato la grazia, mi chiedo come possa ancora guardarsi allo specchio senza sentire il bisogno irrefrenabile di sputarsi addosso. L’immagine della società USA che inevitabilmente viene fuori, è quella rispondente solo a logiche economiche. In questo caso, il sistema giudiziario non è servito a fare giustizia, è servito a scopi eugenetici, eliminare un individuo “storto”. A chi serve una donna psicolabile e in più anche aggressiva? Perché mantenerla a vita in reclusione, quando in un attimo è possibile liberarsene, nascondere questo lato oscuro del nostro stesso modo di essere uomini, e offrire il volto sorridente, anche se in fondo inespressivo del testimonial di turno? Ebbene sì,. oggi sono indignato e non voglio neanche nasconderlo, tanto indignato da non essere neanche riuscito a caricare la foto...

9 commenti:

  1. Tanto per ribadire ciò che penso e che ho scritto anche da Alessandro: la civiltà (quella vera) è ancora lontana. Chissà se ci arriveremo a conquistarla... di sicuro non nei prossimi secoli.

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  2. Ha sconvolto anche me la notizia: condannare a morte una psicolabile è di una crudeltà che va oltre ogni limite

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  3. Condivido la tua indignazione, ma a me fa ancora più rabbrividire il silenzio quasi totale.
    Qualcuno in passato ha detto che perché accada il male, basta che gli uomini buoni non facciano nulla.

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  4. @Ornella
    Laconica, ma eloquente :)

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  5. @MP
    Apparentemente, affidare tutto al consenso ha costi insopportabili

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  6. @RB
    Eh, mi sa che questi tempi non ce li possiamo proprio permettere, ci estingueremo molto prima

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  7. @Angelo azzurro
    E' proprio questo specifico aspetto che mi ha indignato, mi chiedo perchè mai accanirsi su chi è incapace di intendere e di volere...

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  8. @Alessandro
    Sono totalmente d'accordo con te, più che la malvagità-idiozia dei pochi direttamente coinvolti, è sconvolgente proprio l'indifferenza colpevole dei tanti.

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